Vaccini bimbi, stop all’obbligo? Borghi (Lega) presenta emendamento: “Ci sia libertà di scelta”
(Adnkronos) – Stop all'obbligo di vaccini per l'ammissione dei bambini all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia. Lo chiede la Lega con l'emendamento presentato dal senatore Claudio Borghi al Ddl liste d'attesa che prevede una revisione della Legge Lorenzin. "Si sono accorti del mio emendamento contro i 12 vaccini obbligatori per i bimbi (pena esclusione dall'asilo). Dato che conosco il giochino preciso che l'emendamento è mio – rivendica Borghi su X – . Su questi temi ci sia libertà di scelta sia per chi è a favore sia per i contrari", chiede il senatore la cui proposta è di passare ad una raccomandazione togliendo l'obbligo. "Non perdiamo tempo a commentare gli emendamenti presentati dal senatore Borghi al Dl liste d’attesa. Se si tratta di una convinzione fa il paio con la volontà che ha animato e anima chi, a destra, ha voluto la commissione Covid. Se si tratta di una provocazione siamo di fronte a qualcosa di tragico e pericoloso", afferma il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia. "La verità – attacca Boccia – è che nella compagine governativa siede una minoranza no vax che spesso alimenta pericolose tentazioni. Non dobbiamo spiegare al senatore Borghi il valore e l’importanza dei vaccini nella storia e nello sviluppo del nostro Paese. Vorremmo però sapere cosa ne pensano la presidente del Consiglio Meloni e il suo vice Antonio Tajani". Nettamente contrario alla proposta leghista anche il presidente di Noi moderati Maurizio Lupi. "Lo stop all’obbligo vaccinale per i bambini è una sciocchezza scientifica che avrebbe conseguenze pericolose e non fa parte del programma di governo che punta alla tutela dei minori e dei più fragili, sia in campo sanitario sia in quello economico e sociale". "E’ responsabilità della politica rinnovare ogni giorno la fiducia nei confronti della ricerca medica: se oggi l’aspettativa di vita si è notevolmente allungata è perché la scienza ci ha messo a disposizione nuovi farmaci e nuove terapie. Mettere in dubbio la fiducia nella ricerca è da irresponsabili”, aggiunge Lupi. "Una roba da medioevo, pericolosissima, che mostra il volto antiscientifico di questa destra che da anni, Meloni compresa, accarezza l’ideologia no-vax", attacca sui social Riccardo Magi, segretario di +Europa. "Si specula sulla salute dei bambini, soprattutto di quelli più fragili. La scelta di non vaccinare non riguarda infatti solo chi non si tutela con il vaccino, le campagne vaccinali sono fatte per creare immunità di gregge e proteggere tutti, in particolare le persone più indifese. Questo sì che vuol dire essere anti-italiani”, aggiunge. In questo senso va anche una petizione su 'Change.org' per ribadire che 'non è il momento di abolire la legge sull'obbligo vaccinale'. A lanciarla è il pediatra Rocco Russo dopo le polemiche per le presentazione dal parte del senatore della Lega, Claudio Borghi, di un emendamento al Ddl sulle liste d'attesa che prevede l'abolizione dell'obbligo vaccinale previsto dalla legge Lorenzin. "La Legge sull'obbligo vaccinale per l'accesso a scuola, con tutte le criticità del caso, si è dimostrata un valido strumento per aumentare gli specifici livelli di coperture vaccinali", ribadisce la petizione che Lanciata oggi la petizione ha raccolta oltre 340 firme. Per quanto riguarda il morbillo, "prima della introduzione della stessa Legge, i livelli di copertura vaccinale, entro i 24 mesi, per la coorte del 2014 risultavano essere 87,21%, mentre attualmente, entro i 24 mesi, per la coorte 2020 risultano essere del 94,38% (ciò significa che sul nostro territorio ci sono ancora 22.755 bambini entro i 24 mesi che non risultano essere protetti contro il morbillo) – si legge nella petizione – Se andiamo ad analizzare il dato di copertura vaccinale nella fascia di età 5-6 anni (coorte di nascita 2015) abbiamo sul nostro territorio circa più di 73.000 bambini che non risultano essere adeguatamente protetti con una o due dosi di vaccino contro il morbillo. Se andiamo ad analizzare il dato di copertura vaccinale nella fascia di età 18 anni (coorte 2004), lo stesso risulta essere ancora più allarmante in quanto sul nostro territorio risultano essere presenti più di 37.000 diciottenni che non hanno effettuato la prima dose di morbillo e più di 67.000 che non hanno effettuato la seconda dose di morbillo". "Ovviamente con questi dati, non ci meraviglia affatto l'attuale quadro epidemiologico del nostro Paese dal quale emerge che nel solo periodo dal primo gennaio 2024 al 31 maggio 2024 risultano essere stati notificati 556 casi di morbillo – conclude il documento – Da quanto sopra esposto, considerato quanto riportato nella stessa legge, appare evidente che non risultano essere assolutamente soddisfatti i criteri per la valutazione triennale dei dati epidemiologi e delle coperture vaccinali, finalizzati alla eliminazione dello stesso obbligo vaccinale". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)