Migranti in Albania, Meloni: “Supereremo ogni sentenza irragionevole”
(Adnkronos) – "Supereremo tutti gli ostacoli, ogni sentenza irragionevole e il protocollo funzionerà, sono pronta a lavorarci giorno e notte". Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nel comizio finale del centrodestra a sostegno della candidatura di Marco Bucci per le elezioni regionali in Liguria, si esprime sul "famoso protocollo Italia-Albania" che "desta interesse a livello internazionale ed europeo", che "potrebbe aprire un'epoca completamente nuova nel governo dei flussi migratori". "Lo so io, lo sanno in Europa e lo sanno anche i sostenitori dell'immigrazione senza regole che stanno mettendo in campo tutti gli strumenti di cui dispongono per bloccare questa iniziativa", sottolinea. "Supereremo ogni sentenza irragionevole, ogni attacco politico e ogni tentativo della sinistra di chiedere il soccorso esterno solo perché non è capace di fare il lavoro che deve fare in patria" assicura la presidente del Consiglio. "I 5 Stelle dicono che il governo deve essere condannato per danno erariale per aver messo i soldi sul protocollo con l'Albania… I 5 Stelle con poco meno di quello che spendiamo per l'Albania ci compravano i monopattini, per non parlare del superbonus e delle truffe sul reddito di cittadinanza", ha aggiunto la presidente del Consiglio che dal palco ha parlato anche di manovra, pensioni e dei due anni di governo. "Sono bastati due anni di un governo con schiena dritta, da nazione citata tra i Pigs, a nazione presa a punto di riferimento. Oggi l'Italia cresce più della media dell'eurozona, lo spread da quando ci siamo insediati è sceso di 100 punti, la borsa nel 2023 ha fatto le performance migliori d'Europa, l'inflazione più bassa del G7, un'agenzia ha rivisto in positivo il rating", ha affermato Meloni aggiungendo: "Qualche giorno fa abbiamo messo sul mercato 13 miliardi di euro di titoli di Stato italiani e abbiamo ricevuto richieste per oltre 200 miliardi di euro". "Questo è il dato più alto di sempre raggiunto in Italia e il secondo record più alto in Europa", ha detto.
Quanto alla manovra, "abbiamo appena varato la nostra terza legge di bilancio, una manovra di buonsenso che si concentra sulle priorità reali, non butta neanche un euro in cose cretine". E ha ricordato che la manovra "tiene i conti in ordine e non aumenta le tasse di un centesimo". "La sinistra invoca a gran voce la tassa sugli extraprofitti delle banche, ma quando stava al governo con i soldi degli italiani il Pd le banche le salvava oppure, con i soldi degli italiani, garantiva i prestiti che le banche dovevano dare alle imprese, compreso quello da 6,5 miliardi che abbiamo dato alla Stellantis degli Elkann. Quando stanno all'opposizione sono Robin Hood e quando vanno al governo sono lo sceriffo di Nottingham…", ha detto ancora. "Giuseppe Conte due giorni fa ha scritto un post nel quale insultava il governo perché noi abbiamo aumentato troppo poco le pensioni minime. Ora mi corre l'obbligo di ricordare che è stato questo governo con la sua prima manovra a portare le pensioni minime a 600 euro", ha affermato la premier. "In questa legge di bilancio avremmo voluto fare di più… Sapete di quanto avrei potuto aumentare ogni singola pensione minima con i 38 miliardi di euro che Giuseppe Conte ha utilizzato per ristrutturare le case, prevalentemente seconde case, solamente per il 2025? 20mila euro per ciascuna pensione minima. Ci vuole veramente una faccia di marmo di Carrara per sostenere che si sarebbe dovuto fare di più…" ha rimarcato la presidente del Consiglio. "Ce l'hanno col ministro Giuli per l'apocalittismo difensivo perché in realtà se lo erano inventati loro", ha detto poi la premier con riferimento alla sinistra che aveva scommesso sull'"apocalisse quando noi due anni fa siamo andati al governo". "Dicono che vogliamo il controllo della politica sulla magistratura. Veramente la riforma dice che il Parlamento non elegge più una parte del Csm, casomai lo togliamo il controllo della politica sulla magistratura…", ha detto ancora Meloni. La mail di Patarnello? "Ringrazio e confermo. Non agisco per interesse personale, ma per convinzione. So di essere un problema per questo per alcuni, ma non per la maggioranza. Neanche per la stragrande maggioranza di magistrati che vogliono solo poter fare il loro lavoro e non ne possono più delle correnti politicizzate della magistratura. E quindi andremo avanti anche con le riforme: giustizia, premierato e autonomia". —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)